La paura di aver scelto la facoltà sbagliata è molto comune tra gli studenti universitari, un’esperienza che può generare frustrazione e dubbi sul proprio futuro. Spesso il dubbio nasce da difficoltà nello studio, dalla sensazione di non essere portati per le materie, dall’ansia da università sbagliata o da pressioni esterne che hanno influenzato la decisione iniziale, portando a un bivio esistenziale che sembra insormontabile.
Questo articolo aiuterà a capire se il problema è un blocco dello studente, una mancanza di interesse genuino o se è davvero necessario cambiare facoltà: un bivio che può generare incertezza sul percorso da intraprendere e sentirsi stupidi all’università.
Perché penso di aver scelto la facoltà sbagliata?
Comprendere le ragioni alla base di questo dubbio è il primo passo per fare chiarezza.
Non sempre le difficoltà nello studio indicano una scelta errata: a volte si tratta di un blocco emotivo legato a stress, ansia o paura del fallimento, aspetti che con il giusto supporto possono essere affrontati e superati. In questi casi, la psicoterapia per il blocco dello studio universitario può rivelarsi un valido aiuto per ritrovare la motivazione.
Un altro fattore determinante è l’influenza delle pressioni familiari e sociali: la scelta universitaria dovrebbe basarsi sulle proprie inclinazioni, ma spesso le aspettative dei genitori o il desiderio di conformarsi agli standard sociali spingono verso percorsi poco affini ai propri interessi. Questo può portare a sentirsi intrappolati in studi che non appassionano o non rispecchiano le proprie aspirazioni.
Infine, è fondamentale interrogarsi sulla reale motivazione dietro la scelta: ho davvero voluto questa facoltà o l’ho scelta perché non sapevo cos’altro fare? Molti studenti si iscrivono all’università senza una chiara visione del loro futuro, finendo per intraprendere un percorso che, con il tempo, si rivela distante dalle loro aspettative e ambizioni.
Caso 1: Blocco dello studio o facoltà sbagliata?
A volte, la difficoltà nel superare gli esami non è legata a una scelta errata, ma a un blocco dello studio.
Se il problema principale è l’incapacità di sostenere gli esami, è possibile che la causa sia un ostacolo emotivo o psicologico, come l’ansia da performance o la paura di fallire all’università, piuttosto che un’incompatibilità con la materia di studio. Questa situazione può portare a mettere in dubbio l’intero percorso universitario, quando in realtà il problema potrebbe essere temporaneo e superabile con il giusto supporto.
Cambiare facoltà o sede non risolve il problema se la difficoltà ha radici emotive: l’ansia da esame all’università o il blocco da ultimo esame universitario, ad esempio, possono manifestarsi in qualsiasi contesto accademico. Riconoscere i segnali di un blocco dello studio è essenziale prima di prendere decisioni drastiche.
Affrontarlo con strategie mirate, come tecniche di gestione dello stress, metodi di studio più efficaci o un percorso di psicoterapia per il blocco dello studio universitario, può aiutare a ritrovare sicurezza e motivazione, evitando di abbandonare un percorso che, al di là delle difficoltà, potrebbe essere quello giusto.
Caso 2: Ho scelto l’università per pressioni esterne
La scelta sbagliata dell’università può derivare da pressioni esterne, come il desiderio di compiacere i genitori o di conformarsi alle aspettative sociali.
Le pressioni familiari possono spingere verso una facoltà che non rispecchia realmente le proprie inclinazioni, generando sensi di colpa e il timore di deludere chi ci circonda. Questo può portare a una mancanza di interesse per le materie studiate, difficoltà a trovare la motivazione e persino una sensazione di inadeguatezza, fino a sentirsi fuori posto all’università. Quando si riconoscono questi segnali, è importante interrogarsi su quanto la scelta sia stata condizionata da fattori esterni e su cosa si desideri realmente.
Affrontare il senso di colpa e ridefinire le proprie priorità è un passo essenziale per riappropriarsi del proprio percorso. In questi casi, lavorare sull’autostima e sull’affermazione di sé, magari con il supporto di un professionista, può aiutare a prendere decisioni più autentiche e in linea con le proprie aspirazioni, senza il peso delle aspettative altrui.
Caso 3: Non ero sicuro di cosa volevo fare
L’indecisione è comune, ma se non affrontata può far sentire fuori posto o inadeguati all’università. Molti studenti si iscrivono senza una reale passione per il percorso scelto, spesso perché non avevano un’idea chiara del loro futuro e si trovano in una fase di ricerca. Questo può portare a una perdita di motivazione e al dubbio di aver scelto la facoltà sbagliata. Dubbi e incertezze fanno parte del percorso, ma è fondamentale affrontarli con un’analisi onesta delle proprie esigenze e interessi.
Quando ci si accorge di non essere coinvolti nello studio, è importante non lasciarsi sopraffare da una crisi o da quella che viene definita “depressione dell’università sbagliata”. Per capire se l’università è la strada giusta o se sia meglio esplorare altre opzioni, è utile fare un bilancio delle proprie passioni, confrontarsi con professionisti del settore e valutare percorsi alternativi che possano offrire maggiore soddisfazione e realizzazione.

Come capire se cambiare facoltà è la scelta giusta
Affrontare il dubbio di aver scelto la facoltà sbagliata richiede un’analisi approfondita della propria situazione, dei propri interessi e delle proprie motivazioni. Prima di prendere una decisione definitiva, è fondamentale valutare attentamente tutti gli aspetti coinvolti e considerare le diverse opzioni disponibili.
Domande da porsi prima di prendere una decisione
- Mi interessa almeno una parte degli argomenti studiati? Anche se la passione iniziale è svanita, è importante valutare se c’è ancora un minimo di interesse per la materia.
- Ho difficoltà a studiare perché non mi interessa o perché sono bloccato dall’ansia? Distinguere tra mancanza di interesse e blocco emotivo è fondamentale per capire come agire. In quest’ultimo caso, una Terapia Breve Strategica potrebbe essere d’aiuto.
- Ho scelto questa facoltà per me stesso o per fare contenti gli altri? Onestà e sincerità sono essenziali per capire se si sta seguendo la propria strada.
- Ci sono alternative che mi interessano di più? Esplorare altre opzioni può aiutare a capire se il problema è la facoltà in sé o l’università in generale.
Alternative al cambio di facoltà
- Cambiare approccio allo studio: sperimentare nuove tecniche di studio, frequentare gruppi di studio, chiedere aiuto ai tutor.
- Prendere un anno di pausa per riflettere: staccare la spina dall’università può aiutare a fare chiarezza sui propri obiettivi.
- Seguire corsi o esperienze extracurriculari per testare altri interessi: esplorare nuove passioni può portare a scoprire nuove vocazioni.

Quando chiedere supporto professionale
La scelta sbagliata università può portare a un forte senso di frustrazione e depressione da studio, minando autostima e motivazione.
Riconoscere quando la situazione richiede un supporto esterno è un passo importante per tutelare il proprio benessere. Se l’ansia legata all’università diventa invalidante e la scelta sbagliata dell’università si ripercuote sulla vita quotidiana, se la depressione o il senso di fallimento impediscono di valutare la situazione con lucidità e di prendere una decisione ponderata, è consigliabile rivolgersi a un professionista.
Un supporto psicologico può aiutare a distinguere tra un blocco temporaneo e una mi sono iscritto alla facoltà sbagliata, fornendo gli strumenti per affrontare la situazione in modo costruttivo e superare le difficoltà che derivano dall’aver scelto la facoltà sbagliata.
Considerazioni finali
Affrontare il dubbio di aver scelto la facoltà sbagliata è un percorso complesso, che richiede onestà, introspezione e, a volte, il supporto di un professionista. Comprendere se si tratta di un blocco emotivo, di pressioni esterne o di una reale mancanza di interesse è fondamentale per prendere una decisione consapevole e costruire un futuro in linea con le proprie aspirazioni. Ricorda, non è mai troppo tardi per cambiare percorso e non vale la pena lasciarsi sopraffare dal timore di non essere all’altezza all’università.
Per gli studenti universitari che si trovano ad affrontare queste difficoltà e sentono il bisogno di un sostegno mirato, il Dott. Andrea Scozzi, esperto nel blocco dello studente, offre consulenze online. Un valido supporto per ritrovare fiducia in sé stessi, superare le difficoltà accademiche e proseguire gli studi con serenità e consapevolezza.